Page 104 - Goya y el mundo moderno
P. 104

 1. Francisco Goya
La nevicata, 1786-1787 Madrid, Museo Nacional del Prado
2. Francisco Goya
Il muratore ferito, 1786-1787 Madrid, Museo Nacional
del Prado
3. Giambattista Tiepolo
Un angelo salva un muratore devoto alla Vergine, 1744 Venezia, Scuola del Carmine
4. Hubert Robert L’incidente, 1783
Parigi, Musée Cognacq-Jay
de impalcatura, diretti da un capomastro avvolto in un mantello. Nel secondo appaiono tre uomini che scavano con energia, quello più vicino all’osserva- tore è visto di spalle, un altro di fronte e il terzo, me- no visibile, è a destra. Non sappiamo cosa stiano sca- vando, non è importante, ciò che risalta è soprat- tutto lo sforzo e la tensione delle figure.
Nel corso della sua carriera Goya ha disegnato anche uomini che trasportano pesanti involti o altri esseri umani, che cacciano, lottano, spingono carri, e ancora contadine, mendicanti, storpi, pattinatori, damerini, braccianti, frati, religiosi esclaustrati, tor- turati, vittime dell’Inquisizione e della repressione assolutista, viandanti, banditi, soldati, lavandaie, ballerine e ballerini, anziani dal sesso indefinito. Tut- ti vengono presentati come figure concrete, anche se alcuni possono essere interpretati allegoricamente e molti possono essere caratterizzati come grotteschi o al limite del grottesco: pensiamo per esempio a Le- gato per strada (cat. 29) e a Carro coperto a buon mercato (cat. 28). Un vero e proprio repertorio di vita quotidiana, per lo più di carattere popolare (ma non necessariamente), che non arriva mai a costi- tuire un catalogo di tipi perché l’individualità dei personaggi è sempre evidente: nel gesto e nell’aspet- to, nel movimento del corpo e delle braccia, negli at- teggiamenti, nelle risate, frequenti, negli sguardi, nel- la sollecitudine. Un mendicante non rappresenta mai il tipo del mendicante, così come una donna giova- ne non corrisponde mai al prototipo delle donne gio- vani3. È il movimento concreto a rendere il mendi- cante una figura reale, mentre l’atteggiamento non fa della ragazza un tipo, che invece ci appare come il genere di ragazza che si può vedere per strada o in campagna: Dove andrà con la gonnellina e i calzo- ni? (cat. 30).
A partire dal 1790-1792, le caratteristiche emer- se nell’ultima serie di cartoni per arazzi – destinata allo studio di Carlo IV all’Escorial –, e che erano ap- parse timidamente in alcune tele come La lettera si impara con il sangue (cat. 22), trovano uno svilup- po in disegni e dipinti: si perde l’entusiasmo rococò per la realtà più o meno edulcorata delle opere pre- cedenti e si crea una visione più ironica e vicina al- la realtà concreta.
Questi tratti diventano elementi costanti della percezione goyana della realtà quotidiana. Negli an- ni della guerra d’indipendenza (1808-1814) Goya dipinge figure che possono essere soggetti popolari
  112





















































































   102   103   104   105   106