Page 155 - Goya y el mundo moderno
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    27. Paul Klee
Drohendes Haupt, 1905 New York, The Museum of Modern Art
le sue opere danno un senso tragico al creato.
Ma in tutti questi anni, nella creazione di un uni- verso visivo che non ha paragoni con quanto realiz- zato fino ad allora, Klee ha liberato energie e possi- bilità che influiranno in maniera decisiva sull’arte del Novecento e sullo sviluppo dell’avanguardia stes- sa. Il grottesco, ora stilisticamente assai lontano da Goya, esprime chiaramente la sua condizione anti- sublime e, in questo modo, mette in discussione uno degli ideali più tenaci dell’avanguardia: la possibi- lità di raggiungere un assoluto chiamato in mille mo- di – storia, progresso, felicità ecc. Klee rompe con l’eredità romantica propria dell’avanguardia – e in questo si accosta a Goya – non negandola ma guar- dandola a distanza. La serie degli angeli alla quale appartiene Wachsamer Engel è probabilmente la sua migliore manifestazione, non l’unica, con lei opere come Tod und Feuer (1940, Berna, Fondazione Paul Klee, Kunstmuseum; fig. 28), Ein Park abends spät (1940, Italia, collezione Belda; fig. 29) ecc.; opere che, seppur distanti e distinte, ci fanno pensare al Colosso di Goya (1808-1818, Madrid, Biblioteca
Nacional; fig. 30).
Angeli, ma anche pazzi – Narren-Gruppe (1939,
Berna, Fondazione Paul Klee, Kunstmuseum) –, in una confusa sovrapposizione di figure che occupano l’intero spazio dell’immagine e hanno i tratti delle marionette; burattini che nessuno muove, ma non per questo meno efficaci. Comiche e tragiche allo stesso tempo, ricordiamolo, nel 1939. Angeli, pazzi, ma- rionette, maschere – Ohne Titel (Tiermaske) [verifi-
care titolo?] (1939 circa, Berna, Zentrum Paul Klee; fig. 31) [catalogo Saragozza, no 136] – sono gli spec- chi deformanti che rimandano la nostra immagine reale.
Nessuno ha potuto evitare di confrontarsi con Klee, né Masson, né Michaux, né Miró. Michaux ha affrontato le maschere (cat. XX) e ricreato un am- bito di realtà che sembra osservato da un entomo- logo (cat. XX), ma è forse Miró l’artista che in ma- niera più consapevole ne ha raccolto il testimone. Lo ha fatto sia nell’ambito della comicità e dell’ironia che in quello della tragedia. Come nel caso dell’ar- tista svizzero, Miró reinventa e rovescia ciò che era stato felice e ludico, e lo fa senza dimenticare quel gioco e quella felicità. Mujer y pájaros en la noche (1968, Barcellona, Fundació Joan Miró; cat. XX), Mujer frente a la luna (1974, Barcellona, Fundació Joan Miró) sono dipinti che riprendono temi amati dall’artista, ma ora hanno un senso diverso: annun- ciano il mondo della notte attraverso le donne, gli uccelli, la luna, le teste, la natura tutta.
5. Galleria di volti
Il grottesco goyano ha seguito altri percorsi, come una vena che di tanto in tanto affiora. La maschera è la protagonista principale della pittura di Arnulf Rainer, ossessionato dalle immagini di Goya, crea- tore di una galleria goyesca contemporanea. In Rai- ner la maschera è il risultato di due “manipolazio- ni”: da un lato la frammentazione di immagini goye- sche che ci offre dei volti lì dove c’era una scena, dal-
28. Paul Klee
Tod und Feuer, 1940 Berna, Paul Klee Stiftung, Kunstmuseum
29. Paul Klee
Ein Park abends spät, 1940 Collezione Belda
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