Page 156 - Goya y el mundo moderno
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30. Francisco de Goya y Lucientes
Il colosso, 1808-1818 Madrid, Biblioteca Nacional
31. Paul Klee
Ohne Titel (Tiermaske), 1939 circa
Berna, Zentrum Paul Klee
l’altro l’inserimento di alcuni dei temi dell’espres- sionismo astratto – macchie e colature, schizzi ecc.
La bocca del frate ghiottone diventa un ogget- to in cui si incastra il cucchiaio e in questo modo ri- vela la sua essenza grottesca (fig. 32) [catalogo Sa- ragozza, n. 242], la donna compiacente non perde la sua bellezza, ma sottolinea la propria disponibi- lità (fig. 33) [catalogo Saragozza n. 60], l’uomo baf- futo emerge da un’atmosfera di oscurità comica che annulla qualsiasi prestanza, il volto deforme si im- pone nella pienezza della superficie affinché non ci sfugga la sua mostruosità, le labbra e il naso carno- si, le orbite infossate, la prominente arcata soprac- ciliare (fig. 34) [catalogo Saragozza n. 243]. La fi- gura dolente sembra quella di una donna (cat. XX), ma di un’altra non sapremo mai di sicuro se è una persona o una bestia (cat. XX). Cose, oggetti, que- sti frammenti sono diventati lo specchio che riflette una galleria di figure tra le quali sembra difficile vi- vere, un universo in cui tragedia e commedia si confondono.
Rainer cancella le figure, ricrea uno spazio, acui- sce caratteristiche utilizzando le risorse messe a di- sposizione dall’espressionismo astratto. In questo modo ottiene un duplice risultato: da una parte col- lega i frammenti alla linea dell’arte contemporanea, li inserisce nel suo percorso; dall’altra accentua i trat- ti grotteschi immergendo le figure in un’atmosfera irrespirabile, le dota di un’espressività in cui possia- mo riconoscerci e, contemporaneamente, prende co- scienza (e la fa prendere a chi contempla le sue im- magini) di trovarsi dinanzi a delle opere d’arte, im- magini manipolate che rimandano al passato per par- lare del presente. Quest’ironia, questa coscienza au- toriflessiva, è caratteristica del grottesco contempo- raneo.
Va osservato, lo avevamo già fatto ma dobbia- mo insistere, che l’importanza di Goya non risiede nel suo eventuale ruolo di “fonte”, nel senso che que- sto concetto assume per la storiografia accademica. Goya è certo una fonte per Rainer, ma non per tan- ti altri che tuttavia si muovono all’interno del terri- torio da lui esplorato. Il grottesco di Klee non è quel- lo di Goya, lo abbiamo già detto, come non lo è quel- lo di De Kooning (cat. XX), di Motherwell o di Har- tung. Non c’è continuità di stile né di iconografia, ma non è possibile concepire un mondo senza la pre- senza dell’altro. Goya ha aperto una strada che al- tri hanno percorso e percorrono, ha dato origine a
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