Page 59 - Goya y el mundo moderno
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  2. Francisco de Zurbarán Sant’Apollonia, 1636 Parigi, Musée du Louvre
3. Francisco Goya
Volo di streghe, 1798 Madrid, Museo Nacional del Prado
con l’enigmaticità del comportamento delle streghe: non sappiamo se vogliono toccare l’uomo con la boc- ca per succhiarlo o mangiarlo, o se stanno soffiando sul suo volto per accoglierlo nel loro gruppo. I termi- ni succhiare e soffiare, che non a caso si trovano an- che nei titoli di alcuni Capricci – il n. 45, C’è molto da succhiare (fig. 4); il n. 48, Spioni (fig. 5), e il n. 69, Soffia (fig. 6) –, denotano azioni opposte che, tutta- via, nell’ambito della stregoneria possono essere con- siderate complementari, poiché in tutti e due i casi il momento cruciale dell’azione è l’avvicinamento, l’u- nione. Nel primo caso si tratta di un’incorporazione, nel senso originale del termine, nel secondo siamo da- vanti a un atto simbolico; in entrambi, comunque, si manifesta una forte carica di erotismo. Come affer- ma Caro Baroja, il mondo della magia nera è sempre un mondo di desiderio8, contiene in sé la tensione ero- tica di fondo di coloro che lo abitano. Del corpo se- minudo della strega a sinistra scorgiamo non solo la vita stretta, ma anche il seno rotondo scoperto. Que- st’ultimo elemento rende ancora più ambigua la sua posizione tra le gambe dell’uomo.
Il gruppo centrale di Volo di streghe, i cui com- ponenti sembrano fondersi in un unico corpo, ri- chiama alla mente l’erotico e grottesco scontro fisico del Capriccio n. 62 intitolato Chi l’avrebbe creduto (fig. 7), o gli enigmatici personaggi del disegno Non dicono niente (Album C, n. 70; fig. 8), direttamente collegato a Queste streghe lo diranno (Album C, n. 69), come pure la coppia ambigua del disegno n. 38 dell’Album H. In modi diversi, tutte queste opere pre- sentano una fisicità mostruosa che allude ai modi di un erotismo grottesco e premoderno in cui non sono stati rispettati i limiti del corpo e si è prodotta l’u- nione tra violenza ed eros9. Parte del disagio provo- cato dalle opere appena citate – e da molte altre dal carattere ambiguo e dal significato molteplice realiz- zate dall’artista aragonese – ha a che vedere con la vi- sione premoderna del corpo e dell’erotismo, aspetto essenziale del mondo della stregoneria che Goya ri- prende nella sua opera. Nel momento in cui anche in Spagna si fa strada un concetto più moderno della sessualità così come la intendeva Foucault – sulla ba- se del quale possiamo già parlare di aspetti come “nor- ma” e “patologia” – le immagini configurano scene erotiche trasgressive il cui contenuto sarà più avanti considerato anomalo e perverso10. Il rito sacrificale raffigurato nell’immagine fa pensare al rapporto tra vittima, santità e sessualità, un rapporto complesso
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