Page 62 - Goya y el mundo moderno
P. 62
10. Francis Bacon
Pope II, 1951
Mannheim, Kunsthalle Mannheim, prestito dello Stato federale di Baden-Württenberg, 1965
Tuttavia, interpretare questa inversione come una me- ra critica nei confronti del culto della superstizione si- gnifica non tener conto dell’estrema complessità e del significato dell’approccio estetico di Goya, e neppu- re della sua virtuosistica e insolita ars combinatoria. Oltre che nella struttura generale dell’immagine e nel- l’effetto della luce, l’approccio si manifesta nella strut- tura e concezione del gruppo centrale a cui è assegnato un evidente carattere simbolico. Come sostiene Ma- nuela B. Mena Marqués, le tre figure sospese riman- dano all’iconografia cristiana: “Il gruppo presenta un chiaro nesso visuale con la Trinità, un riferimento al- l’Ascensione di Cristo resuscitato nella luce tra la brac- cia del Padre e dello Spirito Santo”13. Benché tale af- fermazione non possa essere applicata in forma lette- rale, perché solitamente le opere sul tema mostrano il corpo verticale di Cristo nell’atto di salire al cielo e per di più qui le figure sono quattro e non tre, pos- siamo comunque individuare alcuni paralleli che ci ri- portano alla passione di Cristo. Il “succhiare/soffiare” delle streghe capovolge l’atto del bacio nella sepoltu- ra di Cristo, e l’ambigua posizione orizzontale del- l’uomo può alludere all’immagine invertita del corpo di Cristo deposto dalla croce. Tutti questi elementi,
insieme ai cappelli a cono delle streghe facilmente col- legabili alle mitre degli onorevoli membri della Chie- sa e ai cappucci indossati dagli imputati dei processi dell’Inquisizione, assumono una chiara valenza sim- bolica. Tuttavia, nella loro nuova disposizione non si configurano come un’allegoria – perché ciò avvenga mancano punti di riferimento quali la tomba o la cro- ce – e il gioco di inversioni non rimanda in modo di- retto e preciso a un mondo “al contrario”. Sotto que- sto profilo, l’approccio artistico di Goya, l’effetto di autentica modernità, può essere definito in termini di ambiguità e polivalenza: la straordinaria maniera di coniugare elementi di diverse tradizioni artistiche dà luogo a un enigma che crea confusione. Attraverso la reintroduzione della magia in un mondo demistifica- to, Volo di streghe ci conferma la perdita di signifi- cato nella modernità.
3.
Il rapporto tra Francisco Goya e Francis Bacon, pre- sente nella mostra con Three Studies for a Portrait of Peter Bear (cat. 167), si basa – oltre che sulla dichia- rata ammirazione dell’inglese per il pittore spagnolo e su alcuni motivi presenti in entrambi – su due aspet- ti fondamentali. Da una parte la fisicità mostruosa e violenta a livello subliminale, che ci fa pensare alle pa- role di Baudelaire su Goya, un monstrueux vraisem- blable, e lascia intravedere tratti umani dietro i volti bestiali e le smorfie diaboliche14; dall’altra la moda- lità goyana di combinare tradizioni artistiche diverse. Un breve sguardo all’opera di Bacon ci mostra le con- torsioni dei corpi, il loro intrecciarsi, amalgamarsi, l’unione di elementi animali e umani che infrange qual- siasi canone o tradizione interpretativa. Non solo è risaputo l’interesse di Bacon per le tradizioni artisti- che, che conosceva a fondo, ma soprattutto lo è quel- lo per la rivisitazione delle opere antiche attraverso fotografie e incisioni, che poi raffigurava in serie15.
In questo senso i lavori più importanti di Bacon sono i dipinti che hanno per tema le crocifissioni e i circa cinquanta ritratti eseguiti tra il 1949 e il 1971, tutti indicativi del suo trasporto per la pittura religiosa barocca in generale e per Velázquez in particolare. La prima serie eseguita nel 1950, intitolata Three Studies after Velázquez’s Portrait of Pope Innocent X, pren- de come punto di riferimento la celebre immagine del pontefice che l’artista spagnolo dipinse in due occa- sioni nel 1650. La serie di Bacon, a metà tra il pasti- che e la decostruzione, rivela l’intensità con cui l’ar-
70