Page 29 - Goya y el mundo moderno
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24. Gustave Courbet La trota, 1873
Parigi, Musée d’Orsay
25. Vincent van Gogh
Natura morta con aringhe affumicate, 1886
Otterlo, Collezione Kröller- Müller Museum
26. José Gutiérrez Solana Bodegón del naufragio, 1917-1918
Collezione privata, Madrid
gli esseri umani si mostrano esplicitamente ridotti alla condizione di “pezzi di carne viventi”, allegoria amplificata dalla raffigurazione del cosciotto par- zialmente divorato visibile in primo piano.
Nelle nature morte di Goya, tra cui quella del- la testa d’agnello, la morte aleggia ovunque, quan- to meno come “condizione d’assenza” che si è este- sa alle quattro “radici” o “elementi” sui quali Em- pedocle imperniò i principi che danno forma alla na- tura: Aria (identificabile con il dio Edoneo), acqua (con Era), terra (con Nesti) e fuoco (con Zeus) [ve- rificare: la corrispondenza tra elemento e divinità dovrebbe essere fuoco (Zeus), aria (Era), terra (Edo- neo) e acqua (Nesti)]. Elementi sui quali soltanto due “forze cosmiche” antagoniste hanno la capacità di agire per produrre il cambiamento: l’amore (Afro- dite) e l’odio o discordia (Neikos).
Benché l’osservazione non sembri solida al pun- to da rappresentare una buona ipotesi di lavoro, ri- sulta comunque un’interessante casualità il fatto che queste nature morte sembrino tradurre, in termini ne- gativi, i quattro elementi empedocliani: l’assenza del- l’aria (gli uccelli che non volano perché sono giù mor- ti); l’assenza dell’acqua (i pesci che non nuotano per- ché sono già morti); l’assenza della terra (i vegetali privati della loro radice vitale o i mammiferi che non corrono perché sono morti); e l’assenza del fuoco (gli spari della caccia che non bruciano perché sono già stati esplosi; vale a dire la morte sopraggiunta; o il fuoco della cucina non ancora acceso). In sintesi l’o- rizzonte di un annichilimento totale.
Spoglie umane frutto dell’odio che genera la di- scordia? Miseri resti risultato delle stragi provocate dall’assenza dell’amore?
La Natura morta con pesci (1808-1812, Hou- ston, Museum of Fine Arts), appartenente alla stes- sa serie, torna a sedurci sulla base di presupposti “spazio-gestuali”. Gestuali per via degli sguardi di “strano e umano stupore” che sembrano mostrare questi pesci imprudenti fuori dall’acqua20; spaziali, perché gli assi in cui si iscrivono i loro corpi ancora una volta “dotano il luogo figurativo di un’entità pluridirezionale”. Così come fanno gli occhi dell’a- gnello e i reni che “guardano” di Natura morta con costolette e testa d’agnello, i corpi e gli arti umani mutilati di Grande impresa! Con morti! (cat. 156.39) e i cadaveri e gli oggetti che precipitano per la forza di gravità in Stragi di guerra (cat. 156.30).
In ciò Goya si opponeva all’organizzazione ma-
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