Page 9 - Goya y el mundo moderno
P. 9
L’opera di Goya fu percepita già nella sua epoca come una tessitura di punti di vista tanto diversi quanto affascinanti. Le immagini create dal maestro aragonese davano conto di un dialogo con la società in cui si plasmava l’accelerazione storica che, già allora, induceva alla vertigine intellettuale e alla rottura dei codici estetici. Anche per questo motivo il percorso artistico di Goya è rimasto aperto alle letture più disparate. Egli è il pittore
di corte in cui culmina una ricchissima tradizione spagnola ed europea, ma anche l’artefice di un nuovo linguaggio che dà voce ora a un estremo individualismo ora a preoccupazioni collettive. Ecco perché la sua opera – allo stesso tempo luminosa e oscura, eccentrica e convenzionale, brutale e raffinata – ha stimolato la ricerca di nuovi canali espressivi da parte di tanti tra quegli artisti che, dal romanticismo fino alle avanguardie, hanno dato origine a successive incrinature dell’idea di bellezza.
Questa mostra dà conto di quella ricerca che,
a partire dalle forme generate dallo sguardo insaziabile di Goya, ha sollecitato varie generazioni di artisti a visualizzare le inquietudini e le aspettative della modernità. Tale processo appare descritto con chiarezza nelle sezioni di una mostra che conduce il visitatore in un’indagine introspettiva che si snoda nel tempo, attraverso una galleria di ritratti e autoritratti di artisti; lo pone dinanzi alle rappresentazioni di un’esistenza quotidiana percepita come spaventosa in seguito al crollo di certezze ormai acquisite; gli presenta la violenza come un’estensione dei disastri della guerra rappresentati in tutta la loro crudeltà; e lo lascia, di nuovo, di fronte alla solitudine del volto, deformato dall’orrore espresso nel grido.
Sono queste sezioni a scandire la riflessione sulla modernità, intelligentemente impostata dai
curatori, grazie alla quale possiamo apprezzare in tutta la loro complessità le decine di opere di Goya esposte tra gli oltre centottanta pezzi provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo.
Questa mostra ambiziosa risponde così a una delle più attuali preoccupazioni storiografiche. Il percorso espositivo, reticolo di molteplici sentieri incrociati, si dispiega in uno spazio emblematico come quello del Palazzo Reale
di Milano, antica reggia ducale della capitale lombarda, testimone di alcuni degli eventi cardine della storia e della cultura condivise per secoli
da Spagna e Italia, una storia e una cultura in cui Goya è una figura di spicco. In questo modo,
in coincidenza con il semestre di presidenza spagnola dell’Unione europea, la Sociedad Estatal para la Acción Cultural Exterior e la Fondazione Goya d’Aragona desiderano divulgare l’opera del genio aragonese in ambito italiano e segnalarne l’influenza determinante sull’arte contemporanea.
Charo Otegui Pascual
Presidente della Sociedad Estatal para la Acción Cultural Exterior
Marcelino Iglesias Ricou
Presidente del Governo d’Aragona Presidente della Fondazione Goya d’Aragona